Nino D’Angelo si commuove a Venezia: “La depressione mi ha salvato, il caschetto mi stava uccidendo”

La presenza di Nino D'Angelo a Venezia è una forma di rivalsa: "Dovevo esserci per Tano da morire, non mi chiamarono perché ero il più famoso di tutti. Oggi capisco di aver subito un'ingiustizia".
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