Archivi per la categoria ‘La posta dei lettori’
“A 53 anni sono troppo vecchia per trovare lavoro e il mio ex capo mi ha fatto terra bruciata intorno”
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una 53enne, che d quasi 20 anni lavora nel mondo del catering: "Eccomi alla mia età ad essere "vecchia" per un posto di lavoro. E il mio ex datore di lavoro mi ha fatto terra bruciata, ad oggi non riesco più ad avere un contratto lavorativo in questo campo".
“Ho pianto nel fango di Valencia, ma ciò che vedo ogni giorno mi riempie il cuore”: la lettera di un 24enne
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Cristian, un ragazzo italiano di 24 anni che vive a Valencia con la sua famiglia e che ogni giorno scende in strada per dare il suo aiuto dopo le alluvioni: "Questa tragedia si sta trasformando in una cosa bellissima: il popolo è sempre più unito, senza secondi fini. Stanno nascendo amori e amicizie. Abbiamo avuto la prova che possiamo veramente fare tanto".
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“Da Sud a Nord per una supplenza a scuola, ma sono ancora precaria e senza stipendio. Questa non è vita”
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una docente precaria costretta a trasferirsi dal Sud al Nord per lavorare: "Ci ritroviamo senza alcuna certezza per il nostro futuro lavorativo e personale nonostante abbiamo superato il concorso".
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“Prima il bornout e poi il tumore: sono un medico e a 40 anni sono costretto fuggire dall’Italia”
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un medico chirurgo di 40 anni: "Voglio raccontare la mia esperienza e la mia frustrazione in un sistema sanitario che mi sta portando alla fuga. Negli ultimi 2 anni ho avuto una diagnosi di burnout e una di tumore. E ora dovranno risarcirmi".
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“Lo Stato tutela tutti tranne i docenti: non percepisco stipendio da giugno, basta lavorare gratis”
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una insegnante precaria: "La riforma dei 60 CFU, una vera e propria beffa alla nostra professionalità e competenza. Ho appena pagato una salata rata all'università ma sto ancora aspettando i soldi dell'indennità di maternità fuori nomina, dunque non percepisco stipendio da giugno".
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“Meritocrazia e pari diritti sono un’utopia nel mondo della scuola: per insegnare devi pagare”
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una insegnante precaria di Torino: "Se la vita di un docente deve essere legata a un colpo di fortuna, e non al suo merito, non so quanto ne valga davvero la pena lottare e resistere, perché di resistenza ormai si tratta".
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“Io, docente precaria da 6 anni, dico: se vuoi insegnare in Italia devi pagare il pizzo di Stato”
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una docente precaria da almeno 6 anni: "In Italia se vuoi insegnare a scuola devi pagare il pizzo di Stato. Anzi, devi pagare, con il benestare dello Stato, la tangente alle università pubbliche, ma soprattutto private. Ecco perché".
“Lavoro da 20 anni in cucina, per 13 ore al giorno e spesso senza riposo per 800 euro al mese: sono stanca”
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una 36enne, che d quasi 20 anni lavora nel mondo della ristorazione: "In questo settore lavori 12/13 ore al giorno e durante i periodi buoni pretendono anche che tu non abbia giorni di festa. Sennò non lavori, e se non acconsenti non mangi. Ora cerco un lavoro dove io possa avere una dignità come persona".
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