Omicidio Verzeni, Sangare ha conservato il coltello come ricordo. La giudice: “Stato mentale integro”
Durante l'interrogatorio di oggi, lunedì 2 settembre, Moussa Sagare - accusato del femminicidio di Sharon Verzeni - ha confessato di non aver gettato l'arma del delitto nel fiume Adda perché "volevo tenerlo per avere memoria di quello che avevo fatto, come un ricordo".
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